Arte, Cultura e Impresa

Palazzo Vecchio - Salone dei Cinquecento
Lo sviluppo responsabile e consapevole del patrimonio italiano, fatto di arte, di cultura e di imprese, è fondamentale per rilanciare la nostra economia ed è indispensabile per assicurare un significativo e sostenibile vantaggio competitivo al sistema-Paese.
Gli investimenti in cultura producono rilevanti effetti positivi sul Made in Italy e sulla sua capacità di riconquistare quote nuove e a più alto valore aggiunto sui mercati globali, oltre che sulla crescita qualitativa dei flussi turistici. Questo è vero non solo per i settori con i quali tradizionalmente si identifica il prodotto italiano famoso nel mondo – moda, design e alimentare – ma è vero soprattutto per il resto del nostro sistema industriale e produttivo che compete sulla scena globale con prodotti ad alto contenuto di tecnologia. Sono questi i settori che rappresentano una parte molto significativa del nostro export ma che scontano in termini di quote di mercato e di prezzi l’avviamento negativo che viene associato alla nostra immagine per la cattiva gestione del Patrimonio Italia.
Dal modo in cui noi proteggiamo e valorizziamo la nostra cultura, i nostri monumenti, le nostre città, i nostri mari e i nostri paesaggi dipende in maniera assai significativa la reputazione stessa del nostro Paese e, quindi, delle sue imprese e il valore percepito dei loro prodotti.
Mettere in relazione l’archetipo cultura con i processi di sviluppo industriale rappresenta la chiave di volta per ridefinire la nostra posizione competitiva sugli scenari internazionali.
E’ questo il tema che la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro intende approfondire con il Convegno Nazionale di Firenze, terza tappa del “Progetto Cultura”.
Un progetto che ha affrontato finora, con due workshop, i temi della governance dei poli museali (Firenze, 25 settembre 2015) e della diffusione della cultura e della conoscenza dell’arte nella scuola e nella società (Perugia, 19 marzo 2016).
Il nuovo appuntamento di Firenze vuole così essere un’occasione per proseguire il dibattito avviato e per analizzare il brand equity che per il prodotto italiano deriva dalla cultura, e più in generale, l’impatto degli investimenti in cultura sul piano economico.
Le interviste
- Il servizio di Askanews
- Intervista a Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico
- Intervista a Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività culturali
- Intervista a Piero Antinori, Presidente onorario Marchesi Antinori
- Intervista a Luca Cordero di Montezemolo, Presidente Comitato Promotore Roma 2024
- Intervista a Adolfo Guzzini, Presidente iGuzzini illuminazione
- Intervista a Maurizio Marchesini, Presidente Confindustria Emilia-Romagna
- Intervista a Cesare Puccioni, Presidente del Gruppo Toscano dei Cavalieri del Lavoro

I video dei lavori
- La ripresa integrale
- L’introduzione di Cesare Puccioni, Presidente del Gruppo Toscano dei Cavalieri del Lavoro
- L’intervento di Cristina Giachi, vice sindaco di Firenze
- Tavola rotonda “Arte e cultura come leve per valorizzare il sistema Paese”
- Tavola rotonda “Valore e brand equity del Made in Italy”
- “L’alleanza tra cultura e sviluppo”, il dibattito D’Amato-Franceschini

Piero Antinori
Si è laureato in economia e commercio all’Università di Firenze. Nel 1957 ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia. Nel 1965 ne ha assunto la carica di amministratore delegato e nel 1988 di presidente. Per la lunga attività nel settore agricolo è stato chiamato a ricoprire rilevanti cariche nelle associazioni di categoria. È stato tra l’altro presidente della Federazione Italiana Industriali Produttori, Esportatori e Importatori di Vini, Acquaviti e Liquori (Federvini), del Consorzio Vino di Orvieto, della Casa Vinicola Alfredo Prunotto e della Tormaresca Srl. È consigliere della Salvatore Ferragamo SpA. Nel corso degli anni ha altresì ricoperto la carica di amministratore in svariate società quotate in Italia e all’estero. È socio dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino e socio emerito dell’Accademia dei Georgofili.
